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I rischi della primavera per cani e gatti
  • 22 marzo 2022


In primavera la bellezza di una passeggiata all’aria aperta e tra i campi verdi può trasformarsi in un vero e proprio pericolo per i nostri amici a 4 zampe.

Quali sono i maggiori pericoli?

Oltre ai parassiti, bisogna prestare molta attenzione ai più insidiosi e pericolosi agenti dannosi e patogeni, in particolare di pulci, zecche, pidocchi, leishmania, filaria.

Un’altra potenziale fonte di disagio sono gli insetti impollinatori, come api, vespe, tafani e bombi,perché destano la curiosità dei cani. Cercando di acchiapparli si ritrovano con punture che, se non sono letali, causano comunque dolorosi gonfiori.

Inoltre, non solo gli umani vengono colpiti dalle allergie primaverili, anche gli animali domestici possono sviluppare una certa sensibilità ai pollini. Bisogna prestare massima attenzione se si leccano o si grattano vigorosamente, con conseguente perdita di pelo, formazione di croste e congiuntiviti. Esistono trattamenti per recargli un po’ di sollievo, non esitate a chiedere consiglio al vostro veterinario.

Le graminacee sono pericolose non solo per il polline rilasciato nell’aria, ma anche perché con la loro struttura a spighetta si attaccano a qualsiasi cosa le sfiori,una vera e propria piaga per cani e gatti.Si insinuano tra i cuscinetti delle zampe o negli orifizi del corpo causando ascessi, lesioni e addirittura febbre.

Una volta rientrati a casa è fondamentale ispezionare accuratamente il vostro animale.

In giardino sono tante le piante tossiche per il gatto, tra cui edera, giacinto, mughetto e fico. Si tratta di piante molto comuni e la cui ingestione provoca un’intossicazione nel gatto, con conseguenti problemi digestivi, cardiaci e del sistema nervoso. I sintomi, molto spesso, sono vomito, diarrea, salivazione anomala e tremori. In questi casi anche bisogna recarsi immediatamente dal proprio veterinario di fiducia.

La malattia più temuta da tutti i proprietari di cani è la leishmaniosi, causata da un parassita, il flebotomo, un insetto presente nelle ore crepuscolari e notturne e in particolare quando le temperature si aggirano sui 15-20°. Durante la sua attività il flebotomo si nutre del sangue del cane e trasmette una malattia sistemica che interessa l’intero organismo. Per questo motivo si sconsiglia di far dormire il cane all’aperto nei mesi tra maggio e ottobre, prestare attenzione alle passeggiate serali, munire l’abitazione di zanzariere, e associare alla vaccinazione per la leishmaniosi dei prodotti repellenti consigliati dal veterinario di fiducia.

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