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Come combattere l'insonnia
  • 23 dicembre 2021

L’insonnia è un vero e proprio disturbo, riconosciuto in quanto tale da tutta la comunità scientifica, nonostante molte persone tendano a sottovalutare le conseguenze che essa può avere nella vita di tutti i giorni.

Secondo alcuni studi, sono i fattori emotivi a essere prevalenti tra le cause che portano a disturbi del sonno in genere e, subito dopo, vengono le abitudini quotidiane e lo stato di salute generale, che possono influenzare ugualmente la qualità del sonno.

Un disturbo da non sottovalutare

Come abbiamo anticipato c’è chi sottovaluta l’insonnia, non conoscendo o, comunque, non prendendo in considerazione seria quelle che possono essere le conseguenze del dormire male, tra cui:

  • senso di malessere diffuso;
  • umore squilibrato e maggiore irritabilità;
  • inferiore capacità di concentrazione;
  • stanchezza e spossatezza;
  • cefalee, stati tensivi e sintomi gastrointestinali.

Come combatterla

Per combattere l’insonnia è necessario cominciare partendo dal tenere sotto controllo alcuni aspetti della propria vita quotidiana, quali:

  • Assumere pietanze leggere a cena per non mettere sotto pressione i processi digestivi e conciliare uno stato di benessere. A tale proposito ci si può rifare a un’alimentazionesedativa”, costellata di alimenti come patate bollite, prezzemolo, fagiolini, macedonia di frutta, pesto, zucchine, e frutta secca.
  • Diminuire l’assunzione di caffè, tè e bibite eccitanti.
  • Praticare attività motoria, meglio ancora se di sera.
  • Limitare l’alcol, che altera i ritmi sonno-veglia.
  • Dosare il cioccolato.
  • Ricorrere all’assunzione di tisane rilassanti.

La valeriana, a proposito di tisane, viene adoperata sin dall’antichità per curare l’insonnia precoce, e la si può reperire anche in formato gocce o compresse.

La melatonina

Solitamente, di notte, il corpo umano produce più melatonina grazie al buio: è un ormone che regola il ciclo sonno-veglia, operando sull’ipofisi, la parte del cervello che regola il sonno. Con l’avanzare degli anni, l’organismo ne produce sempre meno, soprattutto quando ha termine il processo di calcificazione della ghiandola pineale (gli anziani, infatti, dormono meno ore per notte).

Per fortuna, si può integrare anche la melatonina, grazie a prodotti dedicati, che operano come forti sedativi e ipnotici, utili per prendere sonno, ma anche per ovviare a episodi di insonnia tardiva (quando si aprono gli occhi troppo presto e non si riesce a riaddormentarsi).

Se vuoi approfondire l’argomento oppure porre qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

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